16 novembre 2008

LAVORI IN CORSO

Sto sistemando grafica e non solo.
A breve la nuova versione del blog online!

28 settembre 2008

Non so...

Avevo pianificato di scrivere dell'intervento di Paolo Giordano a Pordenonelegge.it. Ma già tanto è stato scritto e detto sui suoi numeri primi. Quindi vorrei ritagliare questo spazio per un numero secondo, secondo di sicuro per tiratura di copie, o forse anche meno di secondo.
Ora come ora sarebbe difficile battere il best seller e premio strega 2008, soprattutto per un autore che ancora non ha pubblicato nulla!

Mi riferisco a Matteo Greco, 26 anni, assistente di semiotica a Milano. Ma per prima cosa scrittore. Di poesie, racconti e con un romanzo in cantiere.
Un percorso di vita che ruota intorno alla scrittura, che esiste solo per essa. Matteo ha sempre scritto, da quando in terza elementare si è innamorato e ha capito che non poteva tenere per sè tutta la bellezza delle cose che sentiva e vedeva. Come dicono le sue stesse parole:
Scrivo per moltiplicare le mie gambe e i miei occhi e per stare qui e lì in questo momento, per tramontare fra i tetti di milano e sugli scogli vicino casa dove il mare ripete il suo amore a mia madre.

Un modo di scrivere il suo che ti coinvolge dalle prime righe, che ti trascina a forza nel suo mondo fantastico fatto di visioni poetiche e sognanti. Fatto di attese e di speranze. Un incantesimo che si ritrova in una delle sue ultime poesie:


Le cose che non so fare

Non so cucire
le ore che seguono e che precedono,
non so tenerle in tasca,
non so trovare
l’angolo della casa in cui stanno meglio.

Non so svegliarmi assieme alle ossa,
addormentarmi coi miei piedi.
Come un ospite indesiderato
Passo la notte nel cuore
E sporco dappertutto.

Non so accendere le parole,
spegnere il silenzio fra due dita.
Tendo al nulla
E alle sue declinazioni.

Non so tradurre le mani con cui mi guardi,
conservare un bacio nel portafogli.
Non so piegare la tristezza e i tovaglioli,
stendere al vento le cose che non dici.

Non so chiudermi di fuori
E aspettare che sia finito.
Non so perderti nella borsa,
farti scappare dalle mani mentre ti decoro.
Non so dimenticarti in fondo al frigo.
Non so perdere la chiave.

Non so cancellarti.
Mi fanno male le pagine.

Non so dissodare le otto e un quarto della sera.
Spegnere la notte sul comodino.
Infilarmi in un lungo bacio buio.

Non so come sarà.
Mi porto dietro questa sedia vuota
Salendo e scendendo per il giorno.

Non so asciugarmi
questo abbraccio freddo
che mi dai
sotto la pelle.

18 agosto 2008

Udite, udite Lorenzago è aperta!

Ancora per pochi giorni Lorenzago di Cadore apre le sue porte all'arte.



Inserito originariamente da m| p
















Fino al 20 Agosto 2008 la cittadina è letteralmente invasa da artisti ed installazioni artistiche di ogni tipo: pittura, scultura, fotografia, fumetto, illustrazione, videoarte...
Anarchia è la parola d'ordine di Lorenzagoaperta, dove tutti gli artisti che vi partecipano cercano di aguzzare la vista e l'ingegno per valorizzare al meglio il loro spazio espositivo.

Questa volta ho scelto di far parlare qualcuno da dietro le quinte, trattasi di m|p, uno degli artisti facenti parte del collettivo CANIePORCI:


"Secondo me il giorno dell'inaugurazione è il momento più bello. Alla mattina i locali della mostra vengo aperti alle 9, e si passa la giornata a prestarsi il martello, passarsi il pennarello, cercare la scala, bere birra, inprecare e stringere altre mani sporche.
E' una mostra all'arrembaggio. Chi primo arriva... ma è bello così. Una volta tanto.
Mi piace anche perchè spesso capita di trovare un piccolo spazio apparentemente scomodo e poco indicato per allestire, ma a quel punto scatta l'ingegno e la capacità di adattamento. Si improvvisa. Io, per le mie foto, ho trovato solo la zona di una finestra, ma credo di averne sfruttato bene la luce."

Grazie m|p, ti offro un caffè corretto arte ;)

20 luglio 2008

Lavaleria, ritorno alle origini


Circa un anno fa ho perso il suo biglietto da visita, per fortuna l’ho ritrovata su flickr. Forse un segno del destino!
Mi sono innamorata dell’essenzialità caotica delle sue opere. Della loro estrema semplicità, che ti permette di vedere molto oltre, tra le scritte e le immagini. Quello che ti piace vedere.

Valeria Buset è un’artigiana che plasma le sue creazioni in uno stato di grazia arcaico: “Mi è sempre piaciuto il “fare” al di là del risultato […] quando incido mi piace quella ritualità … molto femminile … mi sembra quella delle donne di una volta che intessevano in casa[…]”.

La realtà che la circonda è il campionatore naturale dal quale acquisisce le sue idee: “Il lavoro dipende molto dalle cose che vivo”. Per ora Valeria campiona la ruralità, il contatto con la natura e gli animali della montagna, il cibo, la fisicità e la sensualità. Poi si vedrà: le sue incisioni e serigrafie diventano dei diari di vita, dei racconti da rispolverare,delle pagine di un album dei ricordi. Puoi sempre voltarti indietro ed osservarli, notando particolari curiosi o nuovi punti di vista.

Valeria è estremamente altruista. Valeria incide la sua vita nel linoleum caldo e negli impianti per le serigrafie. Per poterla condividere con gli altri.
La stampa è proprio questo, contiene dentro di sé il concetto di dono, non contempla gelosia e possessività, ma permette di dare un pezzetto di te agli amici, agli affetti e anche ad un estraneo. Come me ;)
Me la regali una tua stampa? Io ti offro un caffè corretto arte!

Valeria espone le sue opere allo SPAC di Buttrio fino al 24 settembre 2008.

In Brevis

"Non scrivere per divertirti,non scrivere per istruirti,scrivi per vivere" - G. Flaubert
Lo scorso 15 luglio è scaduto il termine ultimo per partecipare a Brevis 2008, la quarta edizione del Premio Nazionale di Scrittura Essenziale. Organizzato dalla Pro Loco del comune di Barbariga con la volontà di promuovere la scrittura breve e coincisa.
Espressione di una scrittura essenziale, che cerca di contenere il maggior significato nel minor spazio possibile.

Anche io vi ho preso parte per la sezione racconti - presenti anche le sezioni poesia, endecasillabo, haiku, sms, vignetta satirica e cortometraggio.

Speriamo bene!

17 luglio 2008

L'uomo delle conchiglie

Quest'oggi mi sono ripromessa di fare una dedica ad un amico. Un 28enne che porta benissimo anche 45 anni e di cui sono diventata amica solo per arrivare allo Sbetti - e per chi lo conosce, sa che ne è valsa la pena.

Caro Zeff, per ringraziarti del fatto che ora io e lo Sbetti siamo amici su Facebook e LinkedIn, ecco una favoletta ispirata ad uno dei tuoi racconti:

"L'uomo delle conchiglie

Il piccolo E. trascorreva le sue vacanze in una casetta al mare coi suoi genitori e la sua cuginetta Marie. Adorava fare i castelli di sabbia in riva al mare e fare le gare di biglie con la cugina. Vinceva sempre lui e Marie s'arrabbiava così tanto che gli metteva il broncio per ore.

Per farsi perdonare E. correva in riva al mare di nascosto, di pomeriggio mentre Marie dormiva. Cercava, cercava, cercava la conchiglia più grande e più bella. Quella dalla quale si poteva sentire più distintamente e chiaramente il suono del mare.
E. era fermamente convinto del fatto che quel tipo di conchiglia avesse dei poteri magici. Il potere di riprodurre i suoni. Ripeteva all'infinito e senza sosta il suono del mare, quasi come un canto nostalgico della sua terra natia.

Ma E. non era soddisfatto, questa era solo una parte del regalo che voleva fare a Marie: per giorni e giorni mise la povera conchiglia attaccata alle casse del suo stereo con le canzoni preferite della cugina. E la sera prima di partire, mentre c'erano i fuochi nel piccolo paesino di mare, E. diede a Marie la conchiglia avvolta in un grosso fiocco rosso, con la promessa di lei di ascoltarla solo una volta arrivata a casa. Chissà se si sentivano davvero le canzoni...

Quel bambino è cresciuto, ma ancora oggi quando vede una conchiglia, di quelle grandi coi poteri magici, si ricorda di quelle lunghe estati al mare."

16 luglio 2008

I poeti sono morti?

Quando non ti passa nemmeno per la testa di portare con te la macchina fotografica, aspettati che quella sia una gran serata. Come può essere poi una sera deludente se vai all'Osteria dei Poeti?

Un'osteria osteria come quelle di una volta, con le sedie in vimini all'aperto coperte dal pergolato, gli interni che sanno di vissuto ed i vecchi che oramai fanno parte del mobilio del bar. Mi racconta la mia amica Clio - pensa che caso, il nome della musa greca della poesia - che qui si fanno letture pubbliche di poesie ed dibattiti filosofici. E non solo. Si suona e si canta, come l'altra sera ad esempio.

Protagonisti della serata i Pussy for President&Brother Thai ed un certo Dylan, che alla fine non si è fatto più vivo e forse è andata meglio così: complimenti ai tre musicisti! :)

Nell'attesa di essere inserita nella mailing list dei poeti, ripenso al sapore dolciastro del vino bianco col sambuco...che visione poetica!

30 giugno 2008

TerreSogni

Il viaggio è una specie di porta attraverso la quale si esce dalla realtà nota
per entrare in un'altra realtà inesplorata, che somiglia al sogno.
Guy de Maupassant


E così che inizia la mostra di Daniele Indrigo presso l'ex chiesa di San Gregorio a Sacile (PN).

Fotografo di viaggio, fotografo di paesaggi da sogno nei luoghi più surreali della terra.
No non vi dico quali luoghi siano, perchè anche vedendoli non li riconoscereste ricordandone le fattezze da qualche foto enciclopedica o scaricata dalla rete.
Sono luoghi che lasciano spazio all'immginario e vi fanno cadere più volte nella domanda: ma dove sarà mai questo posto magnifico?

A creare questo effetto speciale è forse la stampa fine art, oppure la grande passione di Daniele Indrigo?

Potrete avere risposta a questa domanda dal 28 Giugno al 13 luglio 2008.
Per orari e altre info, andate sul suo sito.

27 giugno 2008

Piove e fa caldo

Ora che anche questo ciclone è passato
il sole limpido taglia il freddo alla mia finestra
le mie lacrime si sono perse nel mare
ora che ho intuito il mio errore
ora che le pietre di questa città mi hanno consumato le suole
che guardare gli altri serve solo a farsi male
ora che la mia macchina è accartocciata , ed io sono salvo

ora che piove e fa caldo
ora che piove e fa caldo
[...]
ora che sorridi incurante del dramma
ora che non riesco più a parlare
ora che non riesco più a parlare
ora che non riesco , ora che non riesco , ora

ora che piove e fa caldo
ora che piove e fa caldo
ora che piove e fa caldo
ora che piove e fa caldo

Piove e fa caldo - Grandi Animali Marini

Ora che un nuovo capitolo si apre ed uno di vecchio si chiude
Ora che mi guardo indietro e mi accorgo di aver consumato le suole
Ora che mi rendo conto che una canzone è un dettaglio da non trascurare

25 giugno 2008

E per tetto il cielo

Oggi nel solito tragitto in bus verso la stazione di Treviso, ho visto una cosa assai strana: 







E mi sono informata.

Si chiama DinnerInTheSky.com ed organizza cene-colazioni-pranzi ad alta quota. Fino ad ora nelle città più famose d'Europa e dell'Oriente.
E' stata chiamata in Italia per il lancio dello Zacapa, un nuovo rum guatemalteco, che ha scelto per l'happening anche Milano e Roma, oltre che Treviso.

Di certo non saranno passati inosservati ed il passaparola tra i cittadini trevisani è assicurato!

Per maggiori info

18 giugno 2008

99 Cameras Project

E' arrivata anche a me una delle 99 macchinette fotografiche usa e getta del progetto 99 cameras!

Grazie all'idea di Giulio Ferrari, uno stock di 99 macchine è partito dall'Italia ed è arrivato oltre che nella nostra penisola, anche in molti paesi del mondo, tra cui Francia, Spagna, Olanda, Germania, UK, Repubblica Ceca, Svezia, Danimarca, USA, Brasile, Giappone, Nuova Zelanda, Australia.

Il gioco è questo: se ti arriva una macchinetta, scatta la foto che vuoi e poi passala a chi vuoi. Alla fine del rullino basta spedirla al mittente. E potrai poi vederla nel sito di 99 cameras.

Bella l'idea, soprattutto per il fatto che si ha a disposizione un solo scatto e quindi bisogna renderlo il più significativo possibile. O almeno era nelle mie intenzioni...ma questa è un'altra storia! Vi avviserò quando il mio scatto sarà online.


Cito anche Signboards che a suo modo mi ricorda un po' 99 cameras: idea degli Altar Boys quella di andare per strada armati di Holga e chiedere ai passanti di scrivere su un foglio la prima cosa che gli passava per la testa e di farsi poi fotografare.

Che dire...fidatevi se uno sconosciuto vi passa una usa e getta! ;)

15 giugno 2008

Vedo in anteprima

20 curatori portano allo SPAC di Buttrio 59 artisti esordienti.

Lo scopo? Quello di offrire uno spaccato del percorso di ricerca sviluppato dai giovani artisti del FVG sotto il comune denominatore dell'arte contemporanea. 

Dal 7 giugno al 24 settembre 2008.



12 giugno 2008

Gomorra

La città della perdizione

Genesi, Capitolo 19:27
"Abramo andò di buon mattino al luogo dove si era fermato davanti al Signore; contemplò dall’alto Sodoma e Gomorra e tutta la distesa della valle e vide che un fumo saliva dalla terra, come il fumo di una fornace."


E Matteo Garrone non lascia spazio all'immaginazione portando su pellicola le pagine di Roberto Saviano.
Un film da dieci e lode. Dieci per le inquadrature azzardate, per i colori veraci, per i ritratti di persone e fatti autentici.
Ritrovo la sensibilità dell'Imbalsamatore e di Primo Amore, che gli ha consentito di ricalcare una realtà poco sommersa, quella della Napoli dipinta da Saviano.



22 maggio 2008

Una dedica

Siccome non riesco a prevenire le tendenze e le mode come la mia colleganikie, farò una cosa poco originale, ma che comnuque è stata ispirata da una delle persone più imprevedibili, sorprendenti e tremendamente pazze che io conosca, Nikie appunto. Vi invito a leggere il suo blog, scritto a mille migliaia di chilometri di distanza nella meravigiosa terra dei canguri: l'australia. Terra dove Nikie è emigrata per la sua rinomata sete di scoperta di nuovi mondi.

In risposta al tuo post, sperando che tu legga il mio:

"Eppure non pioveva.
Quella sera al ritorno dal cinema splendeva la luna livida. E rientrando a casa di fretta, nel buio pesto dell'entrata, mi tolsi ad uno ad uno tutti i vestiti fradici. Avevo ancora in mente i titoli di coda che scorrevano sullo schermo, con calma squallida, senza fretta. Bianco alla decima su nero. Scorrevano anche sulla mia mente caotica e sulla parete ruvida della stanza da letto. Nero alla decima su bianco. A volte lenti, a volte in rewind, a volte veloci. Per tutta la notte, che assaporava sadica il retrogusto amaro della tortura, senza fretta.
La mattina i vestiti erano ancora fradici, eppure non aveva piovuto"

04 maggio 2008

Vernissage on Flickr!

Cari i miei lettori,

apro una piccola parentesi sul mio blog per dirvi che ho inaugurato il mio account su Flickr...eh sì sono quelle cose che uno ha in progetto di fare prima o poi nella vita, come cambiare casa, trasferirsi in un nuovo paese o trovare un nuovo lavoro.
Io mi accontento intanto di avere il mio spazietto su una piattaforma di photo-sharing, per tutto il resto c'è Mastercard.

DOVETE andare a dare un'occhiata all'unica foto che ho inserito, prometto mi impegnerò ad aggiornarlo con costanza!

27 aprile 2008

Occhi a mandorla

Sabato 26 aprile 2008, ultimo giorno del Far East Film Festival.
Siamo già alla decima edizione, ma la mostra del cinema asiatico non sembra stancare mai. Sarà colpa dei fattori mondo diverso-cultura diversa-lineamenti somatici diversi. Sarà colpa del fascino misterioso degli occhi a mandorla.

"La regia è appena appena sufficiente" questo il commento sentito poco dopo essere uscita dalla proiezione di "Gone Shopping", l'esordio per Wee Li Lin come regista di lungometraggi.
Eppure a me ha totalmente incantato e i 97 minuti sono scivolati via veloci nella poltrona del Teatro Nuovo.

La storia si incentra sullo shopping di Singapore. Colorato, luccicoso, pazzo, caotico, non stop 24su24.

"Quando mi sento triste, mi compro un bel vestito, quando mi sento sola, un paio di scarpe, quando mi sento persa, una borsa...e tutto torna magicamente a posto" dice più o meno così Clara, uno dei personaggi principali.

Con i beni materiali possiamo trovare la felicità?
Il ritratto a tinte sgargianti di Wee Li Lin trova una possibile risposta nei centri commerciali, senza cadere nel trabocchetto di una domanda così scontata.

Buona visione.

25 aprile 2008

animaAZIONE 01

Scrivo questa news - oramai non più tanto news - un po' in ritardo, perchè il tram tram della vita quotidiana, impedisce spesso di prendersi anche solo cinque minuti per buttare giù qualche parola degna di essere letta.
Giovedì 10 aprile a Cinemazero, proiezione di una serie di cortometraggi d'animazione, a cura di Paola Bristot.

Non ne avvengono spesso nel pordenonese di eventi così, e quando capitano meglio non lasciarseli sfuggire. Una carrellata delle nuove tendenze di animazione dell'Europa dell'Est, zona questa, a mio avviso, sempre all'avanguardia nel settore arte. Le proiezioni non hanno di certo deluso le mie aspettative!
In particolare si è fatta notare l'animazione estone, vincitrice della quarta edizione di Animateka Festival a Lubjana: "Kleit" di Jelena Girlin, stop motion bellissimo. Cura dei dettagli, scelta dei colori e degli oggetti, caoticità nel montaggio.

Presenti anche registi italiani, come il fumettista Stefano Ricci che si sta affacciando di recente sul panorama dell'animazione e Michele Bernardi, che ha sviluppato dei corti su alcuni brani dei "Tre Allegri Ragazzi Morti".
Un caffè corretto arte lo offro però a Lorenzo Tomio, compositore della colonna sonora ed Umberto Barison, montatore del video "Abaude" di Pierre Bourrigault. E bravi che bella sorpresa!

13 marzo 2008

Tutti in riga di fronte a...Nicolas Vavassori!

Presso la galleria Vastagamma è stata inaugurata, il 9 marzo 2008, MRN: pittura, fotografia e scultura. Mauro Cesarini, Raffaele Lucchetta e Nicolas Vavassori, questi i tre artisiti che esporranno fino al 6 Aprile 2008.
Non vi faccio una recensione dettagliata con interpretazioni ai confini dello scibile e del pensabile. Andatevela a vedere e poi fatevi voi un'opinione - mi ripeto: è aperta fino al 6 Aprile.
Voglio dedicare qualche parola in più per l'eclettico artista del pordenonese: Nicolas Vavassori.
Tantissimi piccoli soldatini di plastica sono il tema principale delle sue opere, sculture contemporanee e provocatorie. Per l'inaugurazione ci hanno accolto fin dall'entrata della sede Vastagamma, tutti ben allineati, ed io - come tutti i bambini ;) - non potevo non prendermene uno come ricordo.

Gli innumerevoli soldatini sono stati inseriti in elementi del quotidiano e trovano il loro naturale completamento nei divertenti ed ironici giochi di parole dei titoli delle opere. Da gustare fino all'ultimo morso.
L'ordine perentorio dato dall'autore stesso: aprire, sbirciare, toccare, scoprire. Tutto quello che di solito vorrei avere da una mostra e che puntualmente mi viene negato. Viva le eccezioni, Nicolas ti sei meritato un caffè corretto arte!

03 marzo 2008

Madamoiselle Marta.

Scatti coi piedi sul palco.

Fotografa, giovane, colorata, genovese e nerd-addicted. Potrei definire così, questa artista che mi ricorda tanto
Caterina Farassino, fotografa ufficiale dei
più famosi musicisti italiani dello scenario underground. Perché Marta Bacigalupo adora stare sul palco, anzi sotto il palco e scattare, scattare, scattare.

“Le persone sono bellissime da fotografare quando stanno facendo quello che gli piace”. La sua filosofia di scatto è proprio questa: cogliere di sorpresa un sorriso, uno sguardo, una posa al naturale, per imprimere nell’immagine la passione del soggetto e a sua volta la sua stessa passione.

Stiamo parlando quindi di una ritrattista in movimento, che ama scattare senza schemi, senza forzature dettate dalle regole canoniche. La foto statica in studio con una luce ed uno sfondo asettico non fa per lei. Ma nel suo book fotografico su Flickr, trovete questo e molto altro...

24 febbraio 2008

Ciao, mondo!

Eccomi qui a scrivere il primo post.

Un'introduzione a questa rubrica che terrò con periodicità variabile.
Non aspettatevi una critica d'arte o una giornalista specializzata, non lo sono.
Sono soltanto curiosa di quello che mi succede intorno. Di quello che fanno gli altri, soprattutto se artisti.
E di scriverlo poi su queste pagine digitali, nell'attesa che anche quelle cartacee tornino ad essere stampate...

Beh bando agli indugi e che le danze comincino!