Quando non ti passa nemmeno per la testa di portare con te la macchina fotografica, aspettati che quella sia una gran serata. Come può essere poi una sera deludente se vai all'Osteria dei Poeti?
Un'osteria osteria come quelle di una volta, con le sedie in vimini all'aperto coperte dal pergolato, gli interni che sanno di vissuto ed i vecchi che oramai fanno parte del mobilio del bar. Mi racconta la mia amica Clio - pensa che caso, il nome della musa greca della poesia - che qui si fanno letture pubbliche di poesie ed dibattiti filosofici. E non solo. Si suona e si canta, come l'altra sera ad esempio.
Protagonisti della serata i Pussy for President&Brother Thai ed un certo Dylan, che alla fine non si è fatto più vivo e forse è andata meglio così: complimenti ai tre musicisti! :)
Nell'attesa di essere inserita nella mailing list dei poeti, ripenso al sapore dolciastro del vino bianco col sambuco...che visione poetica!
16 luglio 2008
I poeti sono morti?
Etichette:
aviano,
blues,
Brother Thai,
filosofia,
locali,
Osteria dei,
poeta,
Pussy for President,
rock
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento